L'assiuolo

 L’Assiuolo
   
    Dov'era la luna? Ché il cielo
    notava in un'alba di perla,
    ed ergersi il mandorlo e il melo
    parevano a meglio vederla.
    Venivano soffi di lampi
    da un nero di nubi laggiù:
    veniva una voce dai campi:
    chiù...
 
    Le stelle lucevano rare
    tra mezzo alla nebbia di latte:
    sentivo il cullare del mare,
    sentivo un fru fru tra le fratte;
    sentivo nel cuore un sussulto,
    com'eco d'un grido che fu.
    Sonava lontano il singulto:
    chiù...
 
    Su tutte le lucide vette
    tremava un sospiro di vento;
    squassavano le cavallette
    finissimi sistri d'argento
    (tintinni a invisibili porte
    che forse non s'aprono più?...);
    e c'era quel pianto di morte...
 
 
      Assiuolo
 
    Dov’era la luna? Perché il cielo
    era tutto immerso in una luce perlacea,
    e sembrava che il mandorlo e il melo si allungassero
    per cercare di vederla.
    Provenivano fremiti di lampi
    dalle nubi nere in lontananza:
    e dai campi si sentiva venire un verso:
    chiù…
 
    Le poche stelle risplendevano
    fra la nebbia color latte:
    sentivo il rumore delle onde del mare che mi cullava,
    sentivo un fruscio fra i cespugli;
    sentivo nel cuore un sussulto,
    provocato forse dal ricordo di un dolore passato.
    In lontananza risuonava come un singulto:
    chiù…
 
    Su tutte le cime degli alberi, lucide per luce lunare,
    passava tremante un soffio di vento;
    le cavallette suonavano scuotendoli
    come dei finissimi sistri d’argento
    (forse segnali tintinnanti a porte invisibili
    che probabilmente non si apriranno più?…);
    e ancora si sentiva quel pianto di lutto…
 
 
 
 
 

 


Categoria: Archivio e PubblicazioniData di pubblicazione: 20/05/2015
Sottocategoria: EventiData ultima modifica: 20/05/2015
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