Laboratorio di scrittura creativa 2019/2020

LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA - a.s. 2019/2020

Il settimo e l'ottavo incontro del LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA non si sono svolti, causa sospensione delle lezioni e passaggio alla Didattica a Distanza.

Argomenti e materiali delle lezioni

6^ Incontro (17/02/2020)   Proposta di lavoro: scrivere un testo, prendendo spunto dalla lettura di "Elanor, lo specchio e il cannocchiale" di Daniele Vaienti, in cui si descrive/narra ciò che si vede nelle finestre del palazzo/casa di fronte (come se si usasse un "cannocchiale") Riepilogo delle proposte di lavoro precedenti: scrivere un testo in cui vengano utilizzate le parole "albero, stella, lasciare", possibilmente  utilizzando la forma del dialogo; scegliere un sentimento/ emozione e narrarlo, facendolo capire, senza nominarlo;  raccontare qualcosa che si è visto, far "vedere" le cose (o le emozioni), prendendo spunto dal quotidiano; raccontare un incontro, i "ringraziamenti", i "giuramenti" Nell'incontro è stata letta una lettera di Vincent Van Gogh al fratello Theo, in cui il pittore racconta della sua continua tensione alla ricerca e di come ha aiutato una giovane ragazza povera e incinta facendola diventare la sua modella. Sono stati citati Christelle Dabos, "L'attraversaspecchi", G. Orwell, "1984", R. Bradbury, "Fahrenheit 451", Dostojevskij, "L'idiota", "La bellezza salverà il mondo?" e la figura dell'idiota, un uomo buona in una società di corrotti; la modernità e la bellezza; G. Romano, "Riflessi di luce". Durante l'incontro sono stati letti e commentati gli scritti degli studenti (in prosa e poesia), da cui sono nati vari commenti e spunti di riflessione, in particolare sull'uso delle parole sdrucciole in rima, sulla "pulizia" dello stile, su come scrivere è vedere/ far vedere e come nell'atto/gesto della scrittura si costruisca una strada di senso in cui la comprensione lo significa.

5^ Incontro (10/02/2020)   Proposta di lavoro: scrivere un testo in cui vengano utilizzate le parole "albero, stella, lasciare", possibilmente utilizzando la forma del dialogo.     Riepilogo delle proposte di lavoro precedenti: scegliere un sentimento/ emozione e narrarlo, facendolo capire, senza nominarlo;  raccontare qualcosa che si è visto, far "vedere" le cose (o le emozioni), prendendo spunto dal quotidiano; raccontare un incontro, i "ringraziamenti", i "giuramenti".  L'incontro è iniziato con la lettura di una lettera di Vincent Van Gogh al fratello Theo in cui il pittore racconta di come ha aiutato una giovane ragazza povera e incinta facendola diventare la sua modella. Sono stati po citati Cristel Dabos, "L'attraversaspecchi", Orwell, "1984", Durante l'incontro sono stati letti e commentati gli scritti degli studenti (in prosa e poesia), da cui sono nati vari commenti e spunti di riflessione, in particolare sulle tecniche narattive, sul tono narrativo, sull'uso delle parole, sulla loro polisemia e sull'effetto di straniamento/sviamento nell'utilizzare accostamenti inusuali, generatori di significati inaspettati.  

4^ Incontro (03/02/2020) Proposta di lavoro: scegliere un sentimento/emozione e narrarlo, facendolo capire, senza nominarlo. Riepilogo delle proposte di lavoro precedenti: raccontare qualcosa che si è visto, far "vedere" le cose (o le emozioni), prendendo spunto dal quotidiano; raccontare un incontro, i "ringraziamenti", i "giuramenti"Durante l'incontro sono stati letti e commentati gli scritti degli studenti, da cui sono nati vari spunti di riflessione: l'importanza di iniziare le narrazioni dalle cose semplici (gli stessi grandi romanzi iniziano da/ narrano piccole cose quotidiane); rappresentare i grandi pensieri attraverso i gesti/ le cose; far parlare i sentimenti attraverso i piccoli gesti; non usare le parole astratte, perchè rallentano la narrazione; avere la consapevolezza che il narratore è un regista che deve far vedere ciò che succede. Nella seconda parte è stato letto e commentato il racconto di Raymond Carver, Lei è un dottore?

3^ Incontro (27/01/2020) Durante l'incontro è stata affrontata la questione della parola come strumento non solo di comunicazione di un messaggio, ma come generatrice di senso (del nostro essere al mondo) (da uno spunto di Ungaretti, "Mattina"). Si è parlato degli ikomori, dello spaesamento dell'io nella modernità, della tecnologia. Prima di passare agli scritti degli studenti, è stata letta la poesia di P. Celan, "Nero latte dell'alba" (Giornata della memoria). Sono stati letti e commentati gli scritti degli studenti.

2^ Incontro (16/12/2019). La lezione è partita dalla definizione di “incontro” come inizio di un rapporto, insieme di conoscere e riscoprire, di tenere “acceso” il “me stesso” di fronte alla vita. Si è parlato poi della narrazione come elenco, citando Borges e Mariangela Gualtieri (i “ringraziamenti” e i “giuramenti”) e di come la letteratura studi l’essere umano. Gli studenti hanno poi presentato romanzi, racconti, poesie scelti dalle loro letture. Si è parlato di: C. Baudelaire, “Dans macabre” ( e di come i “poets maudits” abbiano detto che non si può togliere il male dall’uomo; l’irrazionale e l’oscuro); L. Bardugo, “Sei di corvi”; Eigei, “Il tempo è la vertigine”; A. Nafisi, “Leggere Lolita a Teheran” (riflessione sulla questione dello stile e su qual è la faccia dell’autore); J. Nelson, “Il cielo è ovunque”; P. Giordano, “La solitudine dei numeri primi”; L. Carroll, “Alice nel paese delle meraviglie”; H. Hesse, “Siddharta”; J. McGuire, “Uno splendido disastro”; H. P. Lovecraft, “Il colore venuto dallo spazio” (riflessione sul fatto che narrando non è necessario “dire tutto”); E. Ferrante, “L’amica geniale” (si è riflettuto sulla “smarginatura”, l’andare oltre ai margini/limiti); A. Capus, “La strana quadratura dei sogni”; C. E. Gadda, “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”.

1^ Incontro (9/12/2019)"Compito" per la lezione successiva: a) portare un libro che si sta leggendo o che piace e scegliere 10 righe da leggere; b) scrittura: raccontare un incontro. Si è ragionato sul valore della parola come strumento che permette di svelare quello che si sente, si prova, si pensa; di esprimere anche l'ineffabile. E' stato letto il racconto di Matteo Bussola, Scrivono solo gli sfigati e se ne è analizzata la struttura narrativa, come l'autore "fa vedere" i personaggi e le cose, i dialoghi (da La vita fino a te). L'incontro è terminato con la lettura di un altro racconto di Bussola, Storia di Mario. Sono stati citati: la traduzione in russo de L'infinito di Leopardi di Anna Achmatova; Cristiano Governa, La strategia della Clarissa.  

Link ai testi del primo incontro - 9/12/19

 Il Laboratorio si svolgerà in 8 incontri di due ore (16 ore). Gli incontri riprenderanno a gennaio dopo la fine del I quadrimestre. Il calendario completo sarà comunicato durante il secondo incontro. Gli incontri si terranno sempre il lunedì alle ore 14.15. Il coordinatore del Laboratorio è il prof. Alberto Antolini, l’esperto Gianfranco Lauretano.

CIRCOLARI

Circolare n, 128 del 4/12/2019 Laboratorio di scrittura creativa 2019/2020 – Inizio corso
 

 


Visualizzazioni: 7471 
Top news: NoPrimo piano: No